Dopo la grande abbuffata…
E’ passato. Ne abbiamo parlato per settimane e atteso impazientemente con tanto di luci per le strade, alberi addobbati nelle proprie case e persino il tradizionale presepe (allestito solo in qualche caso, però, perché troppo “religioso”). Abbiamo corso affannosamente da un negozio all’altro alla ricerca del regalo adatto, interi sabati pomeriggio passati a curiosare tra le vetrine, incontrando qua e là qualche Babbo Natale. Ci siamo allenati per il tradizionale cenone o pranzo di Natale (a seconda delle usanze) organizzando la cena con i soliti amici, quella con i colleghi di lavoro, quella con gli amici che incontri solo una volta all’anno (prima di Natale appunto), quella con gli ex compagni di università. E poi il fatidico giorno è arrivato. Si inizia con lo scambio di regali, si spacchetta velocemente spinti dalla curiosità di sapere cosa nasconde la carta rossa argentata e guardando impazientemente la reazione dell’altro/a a cui si è fatto il regalo, proseguendo poi con il consueto interrogatorio “Ti è piaciuto? Davvero? No perché se no te lo cambio!” aggiungendo subito dopo una frase che mira a sottolineare l’impegno messo e la fatica per l’acquisto di quel regalo “Ho girato tutti i negozi per trovarlo!”. Alla fine però si rimane sempre con il dubbio se quello che si è donato sia effettivamente piaciuto o no….. Io mi ritengo fortunata, in quanto questo anno ho apprezzato tutti i regali che ho ricevuto, ma può capitare di non azzeccare il regalo o di essere delusi dal dono ricevuto… Ad ogni modo con un’abbuffata di quattro ore e il tradizionale cinema serale, come tutti gli anni è trascorso velocemente e la gioia legata alla sua attesa ha lasciato spazio alla pesantezza e alla nostalgia per un Natale ormai passato.
...E ora si deve pensare al nuovo anno che sta per bussare al portone di casa. Dobbiamo proprio aprirgli l'uscio? Vorrei tardasse un po' ad arrivare e non fosse puntuale come sempre...
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