venerdì 6 aprile 2007

Buona Pasqua a tutti!

Il nome Pasqua deriva dal latino pàscha. Pàscha deriva a sua volta dall’ebraico pesah, ovvero “passaggio”, perché per gli Ebrei la Pasqua è la festa che ricorda la liberazione dalla schiavitù d’Egitto con il passaggio del mar Rosso, le cui acque si ritirarono al cospetto del profeta Mosè.
La Pasqua è una delle poche ricorrenze senza data fissa.Il concilio di Nicea del 325 d.C. stabilì che dovesse essere celebrata la prima domenica dopo la luna piena seguente l’equinozio di primavera.

Simboli pasquali
L’uovo al cioccolato (e non dimentichiamo quello sodo col guscio colorato) è forse il simbolo più gustoso della Pasqua.Già i Persiani festeggiavano la primavera scambiandosi uova di gallina.I Romani sotterravano nei campi un uovo dipinto di rosso, per augurare fertilità al raccolto.
La Pasqua fece suo il simbolo dell’uovo primaverile, unendo al significato della natura che torna a fiorire quello della fecondità divina per una vita che non finisce mai.
Farcita, ricoperta, alle mandorle, ai canditi, anche la colomba è squisito dolce pasquale, nonché simbolo della Pasqua che trova motivo nell’episodio del diluvio universale descritto nella Genesi (Genesi 8, 1-14).

La terra era sommersa dalle acque per punizione divina, allorché Noè vide tornare verso l’Arca una colomba recante un ramoscello d’ulivo. Segno che le acque si stavano ritraendo e la terra tornava ad emergere; segno perciò di speranza per una nuova umanità.
C’è poi il coniglietto pasquale, anch’esso al cioccolato, simbolo di Cristo fin dal primo cristianesimo. “Le volpi hanno una tana e gli uccelli un nido, ma il Figlio dell’uomo non ha un posto dove poter riposare” (Luca 9,58). E come Gesù anche la lepre non ha tane né case, indifeso e vulnerabile dalla malvagità degli uomini (si pensi anche all’agnello). La lepre è anche simbolo di nuova vita di primavera: pensando al suo manto che cambia colore secondo la stagione, sant’Ambrogio la elesse a simbolo della resurrezione.

Curioso poi il significato del termine Pasquetta, per noi ormai felice occasione per un’escursione fuori porta. In realtà andare a fare una gita il lunedì dell’Angelo è giustissimo, perché, compiendo una passeggiata « fuori le mura della città » si ricorda l’apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme.

5 commenti:

  1. Auguri anche a te e grazie per averci rammentato queste notizie sulla Pasqua!

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  2. a me piace il coniglio, ma solo quello di cioccolato, io ormai sono dipendente da cioccolata, ne mangio almento tutti i giorni una barretta. :-)
    tanti auguri di buona PASQUA.

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  3. Thank!! Piaciute le spiegazioni!
    Saluti
    Manlio

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