domenica 17 giugno 2007
Elemosinare talvolta può diventare un lavoro?
In questi giorni sono stata costretta per motivi tecnici ad assentarmi dalla blogsfera e sono stata (non certo una sola visita di piacere, ve lo assicuro) tra le due maggiori città del nord Italia, Torino e Milano. Due grandi città, ciascuna con i propri aspetti negativi e positivi, caotiche ma con dei lati affascinanti. Sinceramente sono più affezionata a Torino ed inoltre la conosco meglio, per cui è sempre un piacere per me ritornarci. C’è un aspetto triste e di degrado che però le accomuna: il numero impressionante delle persone che chiedono l’elemosina. Donne, bambini, vecchi, agli angoli delle strade con la mano tesa. Rom che ti aspettano agli incroci per lavarti i vetri e se rifiuti si arrabbiano. Donne che salgono con i bambini in braccio sui treni, ti lasciano un biglietto sul sedile con sopra scritto “Sono divorziata ed ho due bimbi da mantenere, aiutatemi” e poi ripassano chiedendoti “Hai moneta?”. Intanto nell’altra carrozza il controllore multa un vecchietto che non si era accorto di essersi seduto in prima classe con un biglietto da seconda. Passa anche accanto alla donna con il bambino, ma a lei non chiede il biglietto. L’idea che mi sono fatta da tutto questo? Che elemosinare è diventato un business. Una soluzione per molti di loro sarebbe quella di lavorare, un lavoretto da poco, non qualificato, non è difficile da trovare neppure in Italia. Non voglio generalizzare, ovviamente, i poveri veri esistono e sono troppi. A fianco c’è però anche un altro tipo di povertà che fa l’elemosina per convenienza. Si organizzano addirittura in gruppi, arrivano col pullman al mattino e ripartono la sera dopo aver trascorso un giorno intero in stazione. Non è invenzione, ve lo assicuro. Non sono razzista, mi piace aiutare gli altri e stimo profondamente tutti coloro che sanno mettere la propria vita al servizio dei più bisognosi. Dico solo che bisogna saper distinguere tra le due facce della medaglia, che a volte non è tutto così come appare e che purtroppo c’è gente che si approfitta della benevolenza degli altri.
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Ciao, ti capisco e condivido.
RispondiEliminaBuona serata!! A presto.
Conosco bene queste situazioni..ed infatti non sono io comune cittadina che dovrei occuparmene...a costo di sembrare cinica spesso e volentieri tiro dritto..chi ha dignità e salute..si alzi..e vada a lavorare! Bacione.. :-)
RispondiEliminaQuando posso lasciavo qualche cosa, ma ora sono diventati tanti..
RispondiEliminaPer il fatto del pulmino ci credo. E' da sempre che sono organizzati. E da molto che tutto questo è un business. Il problema vero è che chi ci rimette in questo modo sono quelli che veramente di più hanno bisogno di una mano. :( E' tutto come sempre molto triste.
RispondiEliminaE' per questo che (ok è bene fare questua) ma sarebbe meglio supportare quelle associazioni no-profit come la croce rossa che sono veramente organizzate per aiutare le persone che veramente hanno un bisogno primario.
Mio padre una volta ha rifiutato l'elemosina ad un bambino (avrà avuto 7-8 anni). Dopo mi ha spiegato il perchè: si era accorto che aveva le mesh ai capelli. Le mesh!!! Io non ci avevo fatto caso. :( gente che specula sulla povertà. Gentaglia.
Purtroppo hai ragione e non è una questione di razzismo...come in ogni cosa, c'è chi si approfitta degli altri...
RispondiEliminaEsatto.....oramai è diventato un vero e proprio lavoro....elemosinare tutto il giorno e non pagarci sopra le tasse....secondo me a fine mese uno stipendio di un part-time lo tirano su...e poi? poi si installano in campi non autorizzati e pur di farli sloggiare, in certe occasioni, le amministrazioni gli assegnano a GRATIS (poverini) appartamenti comunali...eh già....noi invece lavoriamo, facciamo il MUTUO per pagarci una casa, e paghiamo le tasse per mantenere anche le case di QUELLI LI' (il mondo è dei più furbi misà)....mi spiace dirlo, e spero che non si avveri, ma ho l'impressione che la storia tra un po' di tempo si ripeterà....non credo sia vero che l'uomo impara dai propri sbagli storici....
RispondiEliminapurtroppo hai ragione è purtroppo sono specialemente i bambini ad essere sfruttati per questo bussiness.
RispondiEliminadevo darti ragione. e mi fa rabbia vedere come vengono sfruttati i bimbi per questo tipo di business...
RispondiEliminaeh sì, per viaggiare ci vogliono tempo e soldi... si può rimediare su qualcosa di vicino e magari per un breve periodo...
un bacio
Concordo su tutta la linea, in particolare mi dispiace per i bambini, che vengono sfruttati dai più grandi.
RispondiEliminaIn più c'è uno stato che invece di guardare queste cose o di difendere che viene sfruttato dalla prostituzione, si preoccupa di fare cassa mettendo multe sulle strade o facendo finta di aver dimenticato che dieci anni prima tu hai pagato una contravvenzione..
Chi parla è di sinistra, ma la sinistra attuale è ridicola.
A Roma, che su questo è in parte come Torino e Milano (se non peggio) ma in parte è da segnalare, il comune oltre alla Caritas, hanno organizzato mense e messo a disposizione ricoveri per i veri poveri (in particolare durante i grandi caldi ed i grandi freddi)..
E' poco, ma almeno è attenzione vera..
Saluti
Manlio
Hai ragione in pieno. La mattina alle sette, li vedo passare che arrivano e si dividono la città. Chi va davanti ai supermercati, chi ai semafori, chi finge di essere claudicante e la sera invece lo vedi camminare normalmente, ormai nessuno ci crede più.
RispondiEliminaQualche anno fa ero una di quelle che dava sempre qualcosa perchè ci credeva, oggi, sono cambiate molte cose. E non per colpa mia.
Concordo con te pienamente ...anche perchè comunque certe regole vanno applicate. Non trovo giusto prendere la multa mentre a qualcuno non viene fatta, si dice tanto è inutile. Ma se tutto va avanti così ...cosa resterà ?,
RispondiEliminaUn bacione Laura, buona serata ...
Sono praticamente d'accordo con te, infatti per non sbagliare evito sempre di dare qualcosa agli elemosinanti. Ma non per cattiveria, ma perché credo che non sempre, anzi quasi mai, quei soldi servano davvero alle persone che li chiedono.
RispondiEliminaUn altro esempio di elemosina
RispondiElimina=business lo abbiamo visto il mese scorso a Cuneo. Davanti alle chiese ci sono i soliti due o tre ma quando la città è stata inondata da migliaia di gente con essi sono arrivati anche decine e decine di elemosinanti. Ci ho riso su perchè sottolineava proprio l'idea che avevo dei falsi poveri!
D'accordo su tutta la linea...
RispondiEliminaA proposito di furbi o ladri, beh, ho postato in tema....
RispondiEliminaLaura, da oggi sei tra "Le Altre Chiacchiere" sul mio blog....
Ciao!!!
Purtroppo è vero. Elemosinare è spesso un lavoro e per colpa di chi ne ha fatto un lavoro anche chi ne ha davvero bisogno spesso non riceve niente. Chi elemosina per lavoro, inoltre, viene ugualmente sfruttato perchè non so quanto di quello cghe riesce a racimolare resterà a lui e quanto andrà "all'organizzazine"!
RispondiEliminaIo per princio (forse sbagliando) non do mai soldi a nessuno, ma in ogni caso sia per coloro che hanno realmente bisogno e sia per coloro che si sono organizzati per raccimolare denaro, quelli che danno l'elemosina si sentono gratifcati per aver fatto la loro "buona azione quotidiana" e questo basta... ;-)
salpetti.wordpress.com
io la penso come te... in molti lo fanno rendere più di un lavoro, ho visto gente mettersi addosso gli stracci per chiedere l'elemosina e poi andare in giro tutti griffati...
RispondiElimina@ andrea: letto il post. Il mondo è davvero pieno di furbi!! ;)
RispondiElimina@ angie: un bacione anche a te! :)
@ duhangst: ora è diventato davvero impossibile dare qualcosina a tutti…
@ carmelo: sono d’accordo, meglio affidarsi ad associazioni serie come la Caritas, per esempio.
@ captain’s charisma: che triste, al giorno d’oggi c’è sempre qualcuno pronto a fregarti…
@ stefano: il problema sta anche nel non generalizzare, perché c’è gente onesta che veramente ha bisogno di un aiuto da parte del comune. Il punto è che c’è anche gente che questo aiuto non se lo merita. Fare differenza tra le due parti è quasi impossibile.
@ gds75: mi ha fatto pena vedere dei bambini chiedere l’elemosina, suonando l’armonica, nella zona centralissima di Milano, davanti al negozio di Zara e mi sono chiesta: ma possono farlo? Cioè, sicuramente dietro ci sono degli adulti che li obbligano a chiederla: le forze dell’ordine non possono far nulla a tutela di questi minori?
@ perlinavichinga: sicuro, i viaggi non troppo lontani non mancano mai!! Un bacio
@ Manlio: sono d’accordo, lo stato non dovrebbe solo restare a guardare…
@ miss dickinson: anch’io ho smesso di crederci. Per esempio, la sera sul treno Torino-Milano c’è sempre un ragazzo che passa chiedendo delle monete per pagarsi il biglietto, dice che gli han rubato il portafoglio, ecc… vecchia storia.
@ passaggi segreti. Spesso i controllori stessi temono la reazione di queste persone. E’ tristissimo. Buona serata anche a te!
@ signor ponza: sono d’accordo, nella maggior parte dei casi queste persone lavorano per qualcun altro…
@ julye: il raduno degli alpini ha incrementato il business in tutti i settori!
Quando puoi allora passa da me, ti aspetto!
@ salpetti: spesso anche dietro all’atto dell’elemosina si nasconde una vera e propria organizzazione ed è vero che, per questo motivo, spesso quelli che chiedono l’elemosina sono i primi ad essere sfruttati, perché vedranno pochissimo del denaro raccolto.
@ netstar: penso anche che per alcuni sia un lavoro redditizio...
sono pienamente d'accordo con te.. purtroppo chi ci rimette sono i poveri veri, le persone che stanno veramente male e hanno davvero bisogno.. io ho adottato la linea di non dare elemosina per strada, sono troppo preoccupata dall'idea di darla a chi non ha bisogno veramente per poi 'saltare' chi ne ha davvero. meglio affidarsi alle associazioni, anche piccole..penso che possano fare molto di più per chi è in difficoltà..
RispondiEliminaNemmeno io sono razzista, ma condivido pienamente la tua riflessione.
RispondiEliminaleggendo le prime righe ho pensato a un post buonista....
RispondiEliminainvece devo dire che sono totalmente d'accordo con te!! Assolutamente.
Vero, anche a me è una delle cose che più detesto delle grandi città. Torino e Milano sono solo due di queste ma in realtà in un po' tutte le grandi metropoli ritrovi questo.
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con te che "questa" non è elemosina ma business...
Ciao e buona giornata
Laura sono perfettamente d'accordo con te!
RispondiEliminaAnche nell'accattonaggio c'è sfruttamento, business, ma credo anche che esistono sempre più poveri. Non so se sono quelli che hai visto tu, dalle mie parti esistono degli zingari che fanno addirittura finta di essere storpi per fare più pena, e magari la sera li vedi giocare alle macchinette nei bar sanissimi ed eretti..
RispondiEliminaE' tutto uno schifo e distinguere chi ha veramente bisogno, da chi inganna è davvero difficile. Credo però che la povertà stia davvero diventando una piaga sempre più in espansione e non solo per gli stranieri.
Un bacione
@ arwen: è questo proprio il problema, che alla fine non ci fidiamo più e temiamo che colui che fa l'elemosina non sia un vero bisognoso.
RispondiElimina@ antonio candeliere: da tutti i commenti che vedo, credo che quella da me esposta sia la linea di pensiero comune a tutti ormai...
@ chit: vero, tutte le grandi metropoli hanno questo problema. Non ero più abituata però al numero impressionante delle persone che chiedono l'elemosina perchè in Svizzera non mi capitava spesso di vedere dei poveri per le strade...
@ paolo: bene, una volta tanto ;) Un bacio!!
@ sara sidle: ormai di zingari ce ne sono davvero dappertutto, sono sempre di più, anche a Milano e a Torino ma non solo, è impressionante!