Mohamed Hegazi, venticinque anni, nato musulmano, convertito al cristianesimo nove anni fa e sposato con una convertita, ha chiesto alle autorità egiziane di vedere registrata la nuova religione sulla carta d’identità per assicurare che il loro figlio, che sta per nascere, veda la luce come cristiano. Ma si è scatenata l’ira degli estremisti islamici che l’hanno tacciato di apostasia. Il caso è esploso dopo che il preside della Facoltà di studi islamici e arabi dell’Università islamica di Al Azhar, ha legittimato con un responso giuridico la condanna a morte di Hegazi perché non si è limitato a convertirsi ma "ha detto pubblicamente di essersi convertito al cristianesimo e si è perfino fatto fotografare insieme alla moglie con in mano il Vangelo". La Chiesa locale intanto tace per il timore di inasprire il conflitto con un regime che ha messo nelle mani del clero islamico radicale il controllo degli affari sociali.
Tutto questo sta avvenendo in Egitto, un paese che vuole essere definito moderato e tollerante, un paese sostenuto dall’Occidente in cui i cristiani sono la popolazione autoctona, in maggioranza.
Alcune università italiane come La Sapienza di Roma, il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l’Orientale di Napoli, la Bocconi di Milano, l’Iuav di Venezia hanno sottoscritto un accordo di cooperazione con l’Università islamica di Al Azhar, i cui più alti vertici hanno legittimato, secondo quanto riportato dal Corriere, “il terrorismo suicida palestinese e il massacro delle donne e dei bambini israeliani, nonché l’uccisione dei musulmani convertiti al cristianesimo”.
I paesi in cui la libertà religiosa non esiste sono ancora purtroppo troppi, ma tutto questo sta avvenendo nell’indifferenza più totale. Mi auguro che questa volta l’Europa non stia a guardare perché, come ha detto il giornalista Magdi Allam, “se volteremo le spalle a chi, alle porte di casa nostra, viola la sacralità della vita, la dignità della persona e la libertà di scelta, significa che abbiamo abdicato ai valori che corrispondono al fulcro della comune civiltà dell'uomo.”
le parole di Allam, sono la pura verità...è davvero impensabile che uno stato faccia spallucce di fronte a questo...
RispondiEliminaQuando leggo queste cose mi viene in mente solamente la parola "ignoranza" nel senso piu' elevato del termine.
RispondiEliminaE' meno ignorante mia nonna (donna di altri tempi) quando vede qualcuno di un'altra religione.
Gli uomini si misurano per quello che sono e non per quello in cui credono o da altri fattori.
Nel 2007 ancora con queste storie.
RispondiEliminaPEr qualcuno chiamato Dio che, se ha creato qualcosa, lo ha fatto per una pura coincidenza.
Se esiste davvero, sta lì e scuote la testa.
La religione è da secoli un pretesto di guerre e massacri. Il problema non è tanto l'Europa che sta a guardare, quanto i musulmani, che per primi non si ribellano alle loro leggi sbagliate. E non intendono ribellarsi... Ciao Scorpio79
RispondiEliminaIo oramai dove vedo la religione faccio sempre più fatica a vedere il buono che in effetti c'è.
RispondiEliminal'egitto è un paese dove tutt'oggi non c'è la libertà di poter usare internet.
RispondiEliminaok capisco gli sforzi di voler risultare democratici e liberi come stato, ma uno stato non potrà mai dirsi libero finche sarà governato basando le proprie leggi sugli scritti religiosi, qualunque essi siano.
Una legge deve essere basata sulle esigenze degli individui e non su principi morali che esulano dalla specificità dei casi e che nella migliore delle ipotesi sono stai concepiti migliaia di anni fà.
La fede è una cosa personale che chi ha deve difendere come meglio credere, ma imporre i propri principi di fede agli altri, viola i principi basilari della fede stessa.
Grazie per tutti i vostri interventi! Vi auguro un buon weekend, a lunedi! :D
RispondiEliminanon sapevo di questa cosa, spero che si riuscirà a fare qualcosa per lui!
RispondiEliminaE' qualcosa di inumano, ma ormai, quando si parla di religione, poco distante ci sono anche la brutalità e la violenza.
RispondiEliminaLe parole di Allam sono sacrosante, voltarsi dall'altra parte è orribile, speriamo soltanto che qualcuno si muova e lo faccia anche in fretta.
Un bacione.
allam ha ragione...e spero davvero che qualcosa si muova...
RispondiEliminaNon c'è molto da dire Magdi Allam ha ragione..
RispondiEliminaUn salutino e l'augurio di un buon inizio settimana
RispondiEliminaOT: ti chiedo scusa ma i tuoi commenti erano finiti "inspiegabilmente" in spam! 8-0 Li ho rispristinati ;-)
Un abbraccio
@ chit: che strano, oggi ho avuto un sacco di problemi a commentare anche su altri blog...bho!
RispondiEliminaMa che tristezza! E' intollerabile che la religione sia la causa di tutto questo! La religione non dovrebbe causare dolore ma ben altri sentimenti!
RispondiEliminaNon so veramente che altro dire per esprimere la mia inquietudine! Speriamo veramente che non si stia a guardare!
Ciao!