venerdì 29 dicembre 2006

Quando finirà?

Sangue, sangue e ancora sangue. La violenza umana sembra non cessare mai. In Somalia la gente si sta massacrando senza che nessuno intervenga, causa: mancanza di pozzi petroliferi. I bambini in Somalia piangono ma nessuno andrà ad alleviare le proprie sofferenze questa volta, l’Africa non è l’Iraq. Accendo la televisione e si parla di violenza in Brasile: gang di giovani ragazzi stanno regalando violenza a innocui passanti. La spirale della guerra continua senza arrestarsi e nelle strade scorrono fiumi di sangue. E’ proprio così difficile, quasi impossibile, porre fine a tutta questa violenza? La pace è davvero una richiesta così folle? Mi viene la nausea a sentire le notizie del telegiornale. Ma fino a dove può spingersi la stupidità umana?
L’ultima notizia: la pena di morte per Saddam. Al sangue versato a causa di quest’uomo, si aggiungerà ancora altro sangue, il suo questa volta.
Il 2006 si conclude macchiato da guerra e violenza, nulla di promettente per il nuovo anno…

1 commento:

  1. Salve, mi chiamo Manlio, sono passato qui per 'caso' (uno strano giro da libero), volevo fare un commento a quanto hai scritto.
    La violenza nella storia c'è sempre stata, e probabilmente purtroppo ci sarà sempre. Credo sia parte dell'animo umano, come gli animali lottano all'interno di un gruppo fra loro per la riproduzione, ed all'esterno per la sopravvivenza, gli uomini con la loro 'mente superiore', hanno tirato fuori l'ambizione, le guerre, il senso di appartenenza ad uno stato o ad un gruppo che può sfociare anche esso in violenza. Però tra gli uomini quella famosa 'mente superiore' produce anche concetti come pace, fratellanza, amore per gli altri.
    La storia presenta periodi di luce e periodi neri, a ben vedere anche nella luce in realtà il mondo era costellato di guerre e stragi, ma intanto si avevano progressi sociali, culturali, insomma si andava avanti anche se tra zone d'ombra. Ora il vero guaio per noi è che siamo entrati in un periodo nero, a fronte di tante aspettative (vedi anni 80/90), crolli di muri ecc. cosa ci ritroviamo? Un mondo dove la politica consiste nel bombardare l'avversario, la lotta al terrorismo giustifica guerre ed uccisioni di qualsiasi tipo, ed in America giustifica anche atti che vanno contro il diritto, le leggi dello stato. Il nostro problema è aver perso la cultura, quella che fa capire l'importanza delle leggi, del senso civico, del rispetto per gli altri, purtroppo soprattutto in America. Se nell'Europa degli anni 20/40 ci sono stati Mussolini, Hitler e Franco, è perchè era morta una certa cultura, pensa che tra gli eroi tedeschi della prima guerra mondiale c'erano una marea di Ebrei. Un certo Ballin, creatore dei più belli translatantici dell'epoca, si suicidò pur di non vedere il lavoro di un tedesco in mano agli inglesi, era un Ebreo.
    E allora, cosa è successo dopo? All'epoca, ed anche nel dopoguerra, furono gli Stati Uniti a rappresentare il baluardo della civiltà, furono loro che invece di mangiarsi l'Europa ed il Giappone idearono il piano Marshall, ed oggi? Oggi un personaggio come Chaney può dire in pubblico che la guerra all'Iraq utilizza la strategia del 'terrorizza la popolazione', e si giustifica l'uccisione di bambini con la guerra preventiva. Dall'altra parte è ovvio che la risposta sarà l'aumento del numero di terroristi, ma è proprio così indesiderato da chi, con questa scusa, ci mangia sopra?
    Ora il cattivo è l'Iran, che è guidato da un regime che stava crollando come un castello di carta se Saddam non lo attaccava, e che resiste al potere solo perchè ha imbrogliato le elezioni. Domanda, perchè quel regime sfida l'occidente? Forse perchè se gli buttano giù una centrale atomica ci fa unità nazionale? Tanto di sicuro lì nessuno farà invasioni (visto l'Iraq). Ed allora, invece di lasciarlo nelle contraddizioni interne Israele da una parte, e Bush dall'altra, sono pronti a bombardare.. o sono ignoranti o ci fanno..
    Non viene il dubbio?
    Ma il vero dubbio è: dove sono i popoli, se subiscono questo è perchè gli anni sessanta, ad esempio, con le ideee e le utopie, non ci sono più.. E noi siamo meno liberi di allora..
    Sarebbe ora di tornare a pensare, e di questo dovrebbe farsi carico proprio l'Europa..
    Speriamo..
    Salutoni
    Manlio

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