mercoledì 24 gennaio 2007

Parliamo ancora di ambiente?

É arrivata finalmente la neve, le temperature si sono abbassate di molto e l’inverno tanto atteso è incominciato. Speriamo che la stagione quasi primaverile sia terminata e tutto sia entrato nella norma. Il fatto è che comunque non possiamo continuare a non preoccuparci della questione ambientale come facciamo ora , i danni dell’inquinamento ci sono ed è tempo di agire, ADESSO, non quando sará troppo tardi!
Piú mi guardo intorno (siti internet, giornali, televisione..) e piú sento parlare di ambiente -spesso c’è anche troppa disinformazione- il problema è che se ne parla solo…


Le particelle fini emesse dalle combustioni incomplete (quali per esempio quelle dei tubi di scappamento delle auto) continuano ad incrementare di molto l’effetto serra, cioé quella sorta di « capsula » che c’è attorno alla Terra e che consente di aumentare la temperatura terrestre. Un po’ di effetto serra è benevolo, anzi essenziale, per la vita ma ora è davvero troppo! Cosí il clima cambia, i ghiacciai si sciolgono, gli ecosistemi si distruggono.


Milano quasi quotidianamente supera i limiti di polveri fini imposti dall’UE. E come Milano molte altre cittá, in particolare nella Pianura Padana laddove gli inquinanti ristagnano (formando un cocktail micidiale per la salute umana) ma non solo, anche Roma per esempio.

Si parla, si parla, ma io non vedo fatti concreti…niente per cercare di ridurre il traffico in cittá incentivando ad esempio l’uso di mezzi pubblici, gli Usa che continuano a sbattersene dell’inquinamento e non aderiscono al protocollo di Kyoto, limiti di concentrazione che non vengono rispettati, gente che continua a non fare la raccolta differenziata usando come scusa «tanto buttano tutto insieme poi» e luoghi in Italia in cui effettivamente la raccolta differenziata non è ancora stata prevista dalle amministrazioni. E mentre sto qui a scrivere un altro disastro ambientale si sta compiendo nella Manica, al largo delle sponde inglesi, dove una nave portacontainer sta affondando con le sue tonnellate di petrolio….un altro ecosistema distrutto….

Molti problemi, è vero, sono legati all’incompetenza degli amministratori : Beppe Grillo propone
di denunciarli come è giá successo a Firenze. Condivido in parte questa proposta: gli amministratori di una città sono i responsabili della salute pubblica e se non fanno nulla per cercare di ridurre l'inquinamento vuol dire che non fanno il loro lavoro, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini!

Il vero problema è che il destino della terra è nelle mani dei politici e delle loro decisioni e questa è la cosa piú preoccupante...

5 commenti:

  1. Da uno che lavora in Enea, ovvero in un'ente che ha parte della sua missione dedicata all'ambiente, e che si occupa di veicoli ad idrogeno, dovresti aspettarti grandi proclami, con annessi 'faremo', 'diremo'..
    Io direi di riflettere più sulla società e poi affrontare questo problema, saprà di vecchio becero comunismo, ma nessuno si muove nel mondo di oggi senza soldi. Ora i soldi stanno arrivando nel mondo 'ambiente' in forma di certificati verdi, bianchi, (vogliamo fare rossi? Espulsione!! :) ), ma già nelle modalità di attuazione si ha l'idea che tutto serva solo a far girar denaro e basta. Ad esempio la generazione distribuita che tanto ci rifilano come una soluzione a tutti i mali del mondo (parlo per chi conosce queste cose) a parer mio vale come le capacità anti inquinanti dei motorini che sbandieravano i vari politici negli anni 80/90, ma in compenso il giro dei soldi è certo.
    Che fare? Lo stile di vita è difficile da cambiare, ma questo è un passo importante. Se l'approccio deve essere di tipo economico allora bisogna capire come in termini globali spendere sull'ambiente è in realtà risparmiare (si pensi alle colture che moriranno in questi giorni, alle malattie ecc.), ma a questo punto occorre controllare con il microscopio le attività connesse ai soldi dati.
    Sul medio termine (30/50 anni) si può puntare (orrore!!) al nucleare da fissione, ma con tecnologie a sicurezza intrinseca ed utilizzo dei rifiuti per generare altra energia fino quasi ad esaurirli (Carlo Rubbia ndr), tecnologie che esistono per inciso, nel contempo ci vorrebbe il riciclo, i termovalorizzatori e tutto ciò che fa 'stile' di vita. Per il futuro lontano si potrebbe guardare al solare termodinamico (guardate il sito www.enea.it e cercate il progetto solare termodinamico o Archimede) e successivamente alla mitica fusione nucleare (http://www.fusione.enea.it/), ma sempre con l'idea che non esiste UNA ricetta, ma una somma di ricette (Eolico, termico ecc.).
    Però oggi il problema è far mangiare milioni di persone o per la sopravvivenza (Africa) o perchè nuovi ricchi (Cina) e non inquinare, quindi la risposta dovrebbe essere molto più pronta delle 'grandi' strategie.
    Saluti
    Manlio

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  2. A proposito del progetto Archimede, da anni si parla ormai di costruire un campo solare a Priolo Gargallo: è giá iniziata la costruzione? I fondi per la sua realizzazione si sono trovati? Anni fa avevo dovuto scrivere una relazione su questo progetto che sembrava veramente bello e interessante, poi peró non ne ho piú saputo nulla...Si tratta anche qui di nuovo di parole buttate al vento?

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  3. Dopo una serie di stop (dovuti a problemi 'politici' e non tecnici ndr) la cosa sta ripartendo. Ho chiesto ad un collega di dirmi di più, poi ti/vi (ai lettori del Blog) faccio eventualmente sapere meglio. In ogni caso ci sono le autorizzazioni e dovrebbe andare.
    Saluti
    Manlio

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  4. Speriamo...comunque secondo me la soluzione piú reale e immediata sarebbe il nucleare..

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  5. Bravi ragazzi, è importante che voi che ne avete la cultura, parliate di questi problemi che tutti noi coinvolgono, ma poco sappiamo in realtà. Teneteci aggiornati!

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