Di solito non amo parlare di politica, ma questa volta voglio fare un eccezione.
Finalmente è stato dato via libera al decreto Bersani da parte del consiglio dei ministri. Ho dato un’occhiata ai giornali e ci sono alcune cose che mi hanno colpito posivitamente.
Per prima cosa l’abolizione dei costi delle ricariche telefoniche. Eravamo gli unici in Europa a pagare una tassa fissa quando volevamo ricaricare il cellulare (ad eccezione delle ricariche Wind), ci siamo battuti per questo e finalmente abbiamo raggiunto il traguardo. Il prossimo sará magari quello di ridurre un po’ i costi delle chiamate e messaggi (in Svizzera costa molto meno!)
Seconda cosa, un passo indietro per la riforma Moratti: gli istituti tecnici rimangono istituti tecnici e non licei come voleva la Moratti. Certo è che con tutti questi tira e molla il mondo dell’educazione rischia davvero di essere penalizzato piú di quanto non lo sia giá stato da quella famigerata legge Moratti, che tanto male ha fatto al mondo universitario...
In ultimo, la benzina: piú informazione sui prezzi per i consumatori, anche in forma comparata, piú trasparenza. Lo scopo sará quello di ridurre il costo della benzina. E i benzinai cosa fanno? Hanno giá annunciato di fare due settimane di sciopero. Normale, è cosi che l’economia italiana va avanti, con gli scioperi. C’è uno sciopero al giorno ormai. Complimenti...
Io penso che questo decreto, proponendo una maggior tutela dei consumatori e della concorrenza, costituisca un notevole passo avanti per l’Italia che in questo settore è indietro anni luce rispetto agli altri paesi dell’UE. Prossimo passo sará quello di consentire la vendita del carburante anche ai supermercati (quali ad es. Coop) come giá sta succedendo in Svizzera (dove infatti il prezzo della benzina è inferiore). Prevedo giá la risposta dei benzinai: sciopero, sciopero e ancora sciopero.
Finalmente è stato dato via libera al decreto Bersani da parte del consiglio dei ministri. Ho dato un’occhiata ai giornali e ci sono alcune cose che mi hanno colpito posivitamente.
Per prima cosa l’abolizione dei costi delle ricariche telefoniche. Eravamo gli unici in Europa a pagare una tassa fissa quando volevamo ricaricare il cellulare (ad eccezione delle ricariche Wind), ci siamo battuti per questo e finalmente abbiamo raggiunto il traguardo. Il prossimo sará magari quello di ridurre un po’ i costi delle chiamate e messaggi (in Svizzera costa molto meno!)
Seconda cosa, un passo indietro per la riforma Moratti: gli istituti tecnici rimangono istituti tecnici e non licei come voleva la Moratti. Certo è che con tutti questi tira e molla il mondo dell’educazione rischia davvero di essere penalizzato piú di quanto non lo sia giá stato da quella famigerata legge Moratti, che tanto male ha fatto al mondo universitario...
In ultimo, la benzina: piú informazione sui prezzi per i consumatori, anche in forma comparata, piú trasparenza. Lo scopo sará quello di ridurre il costo della benzina. E i benzinai cosa fanno? Hanno giá annunciato di fare due settimane di sciopero. Normale, è cosi che l’economia italiana va avanti, con gli scioperi. C’è uno sciopero al giorno ormai. Complimenti...
Io penso che questo decreto, proponendo una maggior tutela dei consumatori e della concorrenza, costituisca un notevole passo avanti per l’Italia che in questo settore è indietro anni luce rispetto agli altri paesi dell’UE. Prossimo passo sará quello di consentire la vendita del carburante anche ai supermercati (quali ad es. Coop) come giá sta succedendo in Svizzera (dove infatti il prezzo della benzina è inferiore). Prevedo giá la risposta dei benzinai: sciopero, sciopero e ancora sciopero.
L'idea che alla fine occorre arrivare alle liberalizzazioni la condivido anche io. E' il modo che non mi convince, mi spiego meglio: se uno ieri sera ha investito i suoi risparmi per aprire un'edicola o una pompa di benzina? Io appartengo alla categoria dei pagatori, ma non voglio alzare l'indice sugli altri (i piccoli commercianti in particolare) per dargli dei ladri. A parer mio si dovrebbe prima discutere, poi concedere degli ammortizzatori per questa gente (lo sò, per avere certe licenze occorrono i favoritismi, ma se partiamo così dove andiamo?) e nel contempo liberalizzare.
RispondiEliminaSul liberalizzare poi starei attento alla grande distribuizione, dietro ci saranno i soliti papponi, che si beccano sin dai tempi di Craxi agevolazioni di tutti i tipi mentre i piccoli negozi sono costretti a chiudere. Ti invito a pensare, dove preferiresti mangiare una pizza? Da spizzico o in una pizzeria Romana/Napoletana? Uno potrebbe pensare che le pizzerie non moriranno mai, ma se le tartassi e nel contempo favorisci la grande distribuzione..
Ciao a tutti e buon week end
Manlio
Ciao, volevo segnalere che anche le ricariche Wind hanno il costo di ricarica, eccome! Solo quelle che superano i 60 euro ne sono esentate. E poi, soprattutto, perché il credito deve durare solo 12 mesi? e poi? ma io ho pagato voglio un rimborso!!!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la riforma Moratti, che male ha fatto di preciso all'università? Perchè è un argomento che ha visto piu' polemiche che autentiche discussioni. Tra l'altro, a Porta a Porta, Berlinguer dichiaro' che la riforma Moratti ricalcava perfettamente la sua che era già in corso di attuazione. Con costernazione degli altri ospiti di sinistra presenti...
Si, poi se aboliscono i costi di ricarica e aumentano le tariffe è tutt'un cazz'e uno :P
RispondiEliminaQuesto è il pessimismo cosmico che non mi abbandona mai!
Miss.
Per quanto riguarda la rifoma Moratti, io l'ho vissuta sulla mia pelle. Il passaggio al 3+2 ha provocato una contrazione dei programmi scolastici, si è passati da corsi semestrali a corsi che durano due mesi, si ha poco tempo per assimilare le cose, i professori devon spiegare gli stessi argomenti in meno tempo. Morale: non si approfondisce nulla. Sembra una corsa contro il tempo. I laureati con la nuova riforma sono a mio avviso meno preparati dei vecchi.
RispondiEliminaIo ce l'ho con questa riforma universitaria, punto. Sarebbe la stessa cosa se fosse stata attuata dalla sinistra. Non mi interessa che ci sia di mezzo la Moratti o Berlinguer, è stato comunque un errore!
Sono perfettamente d'accordo con quello che hai scritto, il decreto Bersani è una ventata di innovazione: ne avevamo bisogno.
RispondiEliminaConcordo su tutta la linea anche col il tuo commento sul 3+2!
@ Manlio: quello dei piccoli commercianti schiacciati dalle grandi catene è un problema, reale tutt'ora. Io credo che se questo decreto verrà attuato in maniera corretta non incrementerà ancor di più questo problema. E' vero però che bisogna trovare il prima possibile un modo per tutelare i piccoli negozi (incentivazioni, limiti nella costruzione di grandi centri commerciali,..) indipendentemente da questo decreto!
RispondiElimina@ missmidnight: infatti, sono d'accordo. Il prossimo passo è quello di ridurre i costi della telefonia mobile che sono attulamente troppo elevati!
@netstar: perfetto allora, la pensiamo allo stesso modo!Ciao!
Trovo che il decreto Bersani sia solo il primo passo per favorire una maggiore concorrenza che possa diminuire i prezzi a favore dei consumatori.
RispondiEliminaSfortunatamente sarà difficile ottenere qualcosa in un Paese come l'Italia dove i privilegi sono duri a morire...
Difficile, ma possibile! La strada è ancora lunga ma è già una buona cosa il fatto che si è almeno decisa di intraprenderla...
RispondiEliminaIntervengo sulla Moratti e Berlinguer.. Credo di poter affermare senza dubbi che la scuola italiana nel periodo 1985/1995 era di altissimo livello ed in grande crescita (e penso lo fosse pure in passato), in grado di dare lezioni a tutto il mondo in tema di didattica e validità dei programmi. L'Università era tutta da rivedere ma di alto livello anche lei. Poi è arrivato Berlinguer.. Mi dispiace per quel cognome, ma la distruzione del sistema scolastico è partita da lui, se poi la Moratti continua non è certo un problema di destra o sinistra vergognarsene. Per quanto riguarda il 3+2, confermo: è stato una delle cause del peggioramento delle Università. Un laureato di oggi non ha i mezzi che si potevano avere dieci anni fa, ed in parte è anche colpa del 3+2.
RispondiEliminaSono convinto che si possa ottenere molto di più faticando, da parte degli studenti, molto di meno. Ma questo richiede il lavoro dei prof, il cambiamento della politica scolastica ed universitaria e tanto altro. Più facile fare nel modo attuale..
Saluti
Manlio