venerdì 19 gennaio 2007

Un fantasma su due ruote si aggira per l’italia...

La situazione ambientale delle piú grandi cittá italiane, ahimè, peggiora di giorno in giorno...polveri sottili, metalli pesanti e anidride carbonica rendono sempre piú pesante l’aria con gravi consegunze ormai note sulla salute umana e sul nostro clima. Questa argomento dell’inquinamento mi tocca in modo particolare, forse un po’ per deformazione professionale...è per questo quindi che desidero segnalare questa bella iniziativa partita alcuni anni fa nelle maggiori cittá italiane. Si chiama critical mass. In un’epoca in cui se vai in giro con la bicicletta rischi di essere investito (come riportato in un mio precedente post a Milano solo lo scorso anno ci sono stati 812 feriti e 11 morti tra i ciclisti), in cui spesso il ciclista è visto negativamente dagli automobilisti perchè è costretto sempre a viaggiare in mezzo alla strada a causa della mancanza di piste ciclabili, in cui chi prende la bici in città è o un pazzo suicida o uno senza soldi, ecco che è nato questo movimento che ha lo scopo di riunire tutti gli amanti della bicicletta delle città e incentivare l’uso del mezzo divenuto cosí poco popolare. Massa critica e’ un nuovo modo di vivere nelle nostre citta’ inquinate. Le amministrazioni parlano da anni di incentivazione all’uso dei mezzi pubblici e della bicicletta, ma non fanno nulla di fatto per ridurre l’uso delle auto. Ecco quindi un’azione concreta che ha come solo ed unico obiettivo quello di fare del bene alle città. Nessun ideale politico dietro, nessun doppio fine. E allora cosa aspettate? Collegatevi al sito e vedete quando è il ritrovo nella vostra città! Domenica a Torino incontro in Piazza del municipio alle 16 e tutti i giovedí sera alle 22 a Milano in piazza dei Mercanti!

9 commenti:

  1. parole sacro-sante, mia cara..baci!

    RispondiElimina
  2. come hai ragione..e io pedaloooooo
    ciao enrica

    RispondiElimina
  3. Buona pedalata a tutti e...buon weekend! ((:

    RispondiElimina
  4. La bici d'estate diventa il mio bel mezzo di trasporto. Quanti km fatti insieme: io e lei, ovunque. Bicincittà di Cuneo non dispone di una bici libera da un pezzo: tutte le tessere sono state cedute fin dall'inizio della bella iniziativa. Meno male però che hanno subito provveduto ad ampliare il progetto, a breve ci saranno nuove due ruote a disposizione! Evvai!

    RispondiElimina
  5. Che bello! La bici si adatta bene a città di medie dimensioni come Cuneo, in cui ogni volta che decidi di fare un giretto non rischi la vita come nelle grandi città...trovo molto interessante poi l'idea del comune stesso di incentivare l'uso del mezzo!

    RispondiElimina
  6. In passato sono stato un ciclista (facevo tra i seimila e gli ottomila km l'anno), poi l'ingegneria (anzi la facoltà di ingegneria) mi ha tagliato le gambe.
    Pur con la mia grande passione penso che andare in bici per Roma sia un'autentica pazzia, tanto è vero che ci sono sempre andato fuori città. Lo è non tanto per il traffico o la possibilità di incidenti, ma perchè i polmoni sono i miei. Oggi poi con una bici da corsa lo è ancor di più per via dei pedali bloccati, con una mountain bike è diverso.
    Capisco di essere un pò fuori rispetto alle risposte che uno attende in questo post, ma la cappa nera che invade Roma è alta più di un km e si vede chiaramente dalle montagne vicino.
    Per quanto riguarda gli incidenti, ovviamente rischi ne ho corsi (e pure tanti) ma ho visto anche gente (sui cinquanta anni per lo più) fare autentiche pazzie con l'idea che stare in gruppo permetta tutto.. Finire addosso ad una macchina è brutto (garantisco!) ma cercasela è da scemi..
    In più per assurdo credo che fuori città, su strade scorrevoli ma non larghissime, il pericolo sia più alto, infatti le auto corrono di più, al centro di Roma sono praticamente ferme (che ci vanno a fare i romani al centro con l'auto? E' una lunga storia) e fanno meno guai. Anche gli incidenti con i motorini a ben vedere seguono questa logica.
    Salutoni
    Manlio

    RispondiElimina
  7. brava lauretta, complimenti a te per il tuo blog!!!
    esprit

    RispondiElimina
  8. Per Manlio: hai certamente ragione al rischio di incidenti si aggiunge il problema dell'inquinamento, cosí nelle grandi città quando si fa dello sport all'aria aperta ci si fa piú male (a causa delle schifezze che uno si respira)che bene. Comunque seimila-ottomila km all'anno non sono niente male, complimenti! Mannaggia sta ingegneria che costringe gli studenti a rinunciare ad ogni relazione/discussione con il prossimo che non riguardi integrali e trasformatori... ;)

    Per esprit: grazie grazie grazie!! ^_^

    RispondiElimina
  9. Mannaggia sta ingegneria che costringe gli studenti a rinunciare ad ogni relazione/discussione con il prossimo che non riguardi integrali e trasformatori... ;)

    In compenso mi ha permesso di occuparmi di veicoli ad idrogeno, magari (difficile sia chiaro) qualcuno potrà pedalare in città perchè io e tanti altri non lo abbiamo fatto in campagna causa studio. :-)

    Manlio

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails