Dalla Repubblica ho appreso che martedì 20 novembre durante l'intervallo della partita amichevole Svizzera-Nigeria è stato mandato in onda uno spot il cui messaggio è in sostanza “Non venite in Svizzera”. Nello spot un immigrato di colore telefona al padre da una cabina telefonica e gli racconta di com'è bella e civile la Confederazione elvetica: in realtà vive sulla strada, s'arrangia con l'elemosina, ed è perseguitato dalla polizia. Questo spot fa parte di una campagna che ha lo scopo di scoraggiare l'arrivo di cittadini africani ed è stato preparato dal dipartimento dell'immigrazione. Si vuole trasmettere il messaggio che in Svizzera non c’è lavoro per tutti, che non è un paradiso. E mentre la linea politica che la Svizzera sta adottando da un po’ di tempo a questa parte è vista con sospetto dall’Europa (considerando anche la vincita alle ultime elezioni del leader di estrema destra Blocher), l’83% dei lettori dello svizzero Sonntags Blick si dice d'accordo e apprezza. Se l’Italia avesse mandato in onda uno spot simile penso che sarebbe successo un gran casino, moltissime le polemiche. Tuttavia io non disapprovo completamente questo spot. La nostra televisione continua a ritrarre il nostro paese come un posto magnifico, dove vivono tutti contenti, nessun problema e lavoro a volontà. La realtà come tutti noi sappiamo è ben diversa e allora perché non rappresentarla così com’è? Perché non dire che l’Italia non è il paese dei balocchi, che l’integrazione per qualsiasi immigrato è difficile, che molti di loro non riescono a trovare un lavoro e finiscono sulla strada? Lo so non è piacevole, ma questa è la realtà. Certe cose vanno detto, dei limiti vanno imposti, sempre con i giusti mezzi, ovvio. Ho trovato invece di cattivo gusto l’immagine pubblicitaria che ho visto in molte strade in Svizzera di una pecora nera cacciata dal territorio svizzero dalle altre pecore bianche. In questo caso, secondo me, il messaggio che ne scaturiva era semplicemente “sei nero, allora sei fuori”. Ho visto del razzismo che invece non ho visto nello spot televisivo. Perché come ho scritto sopra, le cose vanno dette, sì, ma sempre con le giuste maniere e mezzi, altrimenti si rischia di estremizzare il tutto, di esagerare, di discriminare.
Pienamente d'accordo con te. Un po' di realismo ogni tanto non guasterebbe, ovviamente senza sfociare nel razzismo. Penso che la sinistra sia solo interessata ai voti e la destra interessata ad avere gente da sfruttare e a poter cavalcare la prevedibile ondata di malcontento.
RispondiEliminaIn Italia sarebbe stato un casino perchè da noi ci sono moralisti più o meno finti ad ogni angolo della strada, oltre che organizzazioni politiche che con gli immigrati vanno a braccetto, spesso anche nelle attività illegali.
RispondiEliminaIl messaggio svizzero è un po' fuorviante, perchè tendenzialmente non sono per il "non venite in Svizzera", ma piuttosto per il "venite pure in Svizzera, ma sappiate bene cosa vi aspetta".
Ma per il resto, sono perfettamente d'accordo con te.
Credo che tu abbia capito oramai come la penso sull'immigrazione.:-)
RispondiEliminaLa pubblicità finisce con la frase “Partire non è sempre vivere”, io rifletterei sul fatto che in molti casi, non partire significa quasi sicuramente morire..
@ duhangst: vero, infatti non bisogna generalizzare. La pubblicità non dice "non venire in Svizzera in quanto straniero" ma dice "considera che la tua vita in Svizzera potrebbe essere peggiore rispetto alla vita attuale, perchè qui non è tutto rose e fiori". Io porrei più l'attenzione sul "sempre" che hanno usato nella frase, cioè partire alcune volte è vivere ma altre no...
RispondiEliminaCiao!
sono dibattuto: lo spot è a tinte un po' forti, ma non per questo non dice una verità, infondo non si può far credere a mezzo mondo che in italia o svizzera ci si trovi il paradiso terrestre...
RispondiEliminap.s. per puntualizzare, l'idea non è svizzera, ma parte dalla comunità europea...
@ Captain's Charisma: davvero? Comunque il video, come è spiegato nell'articolo che ho linkato, è firmato dal governo svizzero che ne è l'autore. Può essere che l'idea sia partita dalla Comunità Europea anche se mi sembra strano a questo punto che riguardi solo un paese...
RispondiEliminaSu questo spot e su questa campagna, mi trovo effettivamente a riflettere.
RispondiEliminaCapisco che la situazione non è semplice e sicuramente è giusto non idealizzare un paese che non vive la realtà che molti paesi immaginano. Lo spot la butta giù molto dura e il tutto, a vederlo così rappresentato, un po' mi intristisce e mi spaventa. La frase finale "partire non è sempre vivere", poi, è molto vera e allo stesso tempo terribilmente cruda e proprio per questo anche sincera.
E hai ragione quando dici che qui in Italia si sarebbe scatenato il finimondo. Immaginati le lotte tra schieramenti politici, la mobilitazione di una fascia di buonisti che preferiscono ospitare immigrati ai quali non possiamo offrir loro niente, piuttosto che sembrare dei razzisti e far capire che qui veramente non è il paese delle meraviglie.
come iniziativa non è male, secondo me.
RispondiEliminaPeccato che non riesca a vedere il video.
@ alicesu: se vuoi, puoi vedere lo spot anche a questo indirizzo: http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=14809
RispondiEliminaLo avessero pubblicato in Italia questo filmato avremmo avuto cortei di protesta in tutte le città da parte di immigrati ed esponenti di estrema sinistra. E' vero, all'estero hanno un'immagine di noi come se fosse il paradiso. Ma un filmato così sarebbe sempre e comunque frainteso e verremmo accusati di razzismo. Ciao Scorpio79
RispondiEliminaAnche la svizzera non è un paradiso, anzi.....
RispondiEliminaPotrei parlare per ore dei problemi che esistono qui, ma tutto sommato si vive abb.bene. Perchè si vive abb bene allora? Perchè lo svizzero di natura è premuroso e attento cercando sempre di anticipare il disastro.
Il razzismo?
Il razzismo esiste qui come in tutti i restanti paesi industrializzati!
Tutto questo ve lo dice un cittadino italiano residente in Svizzera
Ciüüüüüsss
Un inchino
Diciamo che si tratta di un metodo un po' singolare per scoraggiare l'immigrazione dall'africa...
RispondiEliminaMa con gli italiani immigrati come sono gli svizzeri? tolleranti?
E' questa quella che chiamano "integrazione"?? ... :-S
RispondiEliminaè uno spot molto sensato / togliere a tanti disperati l'illusione che basta metter piede in europa per trovarvi il paradiso
RispondiEliminaè informazione assai utile / il razzismo è tutta un'altra cosa
:) dawoR***
è un argomento molto controverso, però credo che lo si possa vedere anche in un ottica diversa, ossia come il fatto che l'emigrazione non sia sempre la soluzione per migliorare una soluzione che offre poche prospettive, credo che i primi incentivi dovrebbero partire da investimenti nel mondo mirati a stabilizzare l'economia globale, ma questa è utopia, sappiamo bene cosa fanno le multinazionali... Quindi tutto sommato non disapprovo lo spot, se pensi a quante ragazze arrivano in Italia come in Europa penando di fare le cameriere (e non ho detto veline ma cameriere) e vengono subito buttate in strada, dopo la requisizione dei documenti di rito...
RispondiElimina@ netstar: all'inizio per me non era stato affatto facile integrarmi, ma il problema principale era la lingua... Parlando con italiani che vivono da anni in Svizzera anche loro mi hanno confermato questo, che all'inizio avevano un sacco di problemi ma ora, dopo anni, sono perfettamente integrati.
RispondiElimina@ chit: l'integrazione è possibile in Svizzera e questo spot secondo me non centra nulla con razzismo e integrazione, è solamente un avvertimento concreto. Ciao! :)
quei cartelloni con le pecore nere sono dei partiti di destra, utilizzati in campagna elettorale. e ce ne sono stati altri sempre in tema. li trovo davvero patetici.
RispondiEliminaa me questo spot non pare adatto. bisognerebbe lanciare lo stesso messaggio, ma in altro modo, magari spiegando meglio cosa si intende.
ci tengo anche a dire che quell'83% dei lettori del sonntagsblick non per forza rispecchia tutta la svizzera, infatti il settimana è della svizzera tedesca.
un bacio
Grazie Perlina per la precisazione sul sonntagsblick! Ciao!
RispondiEliminaNon so, a me questo spot non convince, non mi piace che si usi l'immagine di un uomo di colore (so che è per far capire che è un immigrato ma non mi piace comunque), non mi piacciono i flashback così da copione, e credo che il messaggio che arriva sia più razzista che altro, anche se il testo non è sbagliato. Ma è solo la mia opinione. :-)
RispondiEliminaP.S. Finalmente ho anch'io l'adsl, ti linko così posso passare più spesso da te! :-)