venerdì 6 maggio 2011

Weddings

Runner, centrotavola, temi. E la carta? La vogliamo medievalis? Ormai tutti questi termini mi fanno un baffo. Mi districo volentieri tra tutto quello che questo enorme business che é il matrimonio in Italia propone. La data si avvicina ma devo dire che per ora non c'é ancora quel mega stress prematrimoniale di cui tutti parlano. Forse perché non vivo il matrimonio come lo scopo ultimo della mia vita e vedo tutto questo enorme business che si é creato attorno con un grande distacco. Lo stress te lo crea la gente attorno. Per esempio quando un' amica ti dice: "Ma come non sei stressata? Vedrai, capiterà anche a te più avanti, ne sono sicura." Oppure la commessa del negozio a cui chiedi di vedere un paio di scarpe "Non hai ancora scelto il tema del tuo matrimonio??". Sembra che senza sto tema non si possa fare nulla.
Mi sento di dire che per ora non mi sono ancora fatta risucchiare nel vortice. Certo ciò che complica le cose é che sto organizzando un matrimonio a distanza, in un'altra nazione (l'Italia appunto). Ma basta un po' di organizzazione, un po' di pragmatismo ed il gioco é fatto. Ho scelto il mio abito in 2 ore circa. Il luogo l'ho scelto quasi subito dopo averlo visto: un agriturismo in mezzo alla natura.
Ho scoperto che tutto ciò che riguarda il matrimonio duplica se non triplica i prezzi. Il trucco é per una sposa? Ah allora costa il doppio. Idem per le scarpe, l'intimo, l'acconciatura, il fotografo. Mi disgusta questo business che ruota attorno. Comunque contenere i prezzi si può. Basta avere un po' di accortezza, non farsi prendere dal pensiero "dai é una volta nella vita" e usare la testa. Certo, non arriverò su un cavallo bianco in chiesa, né ci sarà un elicottero in cielo con i nomi degli sposi, ma sento davvero che posso anche farne a meno.
Comunque, ad essere sincera, devo ammettere che un pochino di emozione c'é stata nel vedere il matrimonio di William e Kate in TV... Ma questa é un'altra storia...

6 commenti:

  1. Anche io ho organizzato il mio matrimonio in Italia da un'altra nazione... e forse è stato meglio così, per lo stress intendo. Poi per il vestito scelto in due ore, io mi sono detta "ma sì, una volta nella vita si può!" era proprio quello che faceva per me e non me ne sono pentita ;-) In bocca al lupo.

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  2. E' per questo che ho sempre accettato la convivenza di buon grado :-). Per gli auguri ci risentiamo ;-)

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  3. ma ci stiamo sposando tutti?!?!?! io anche organizzo un matrimonio a distanza....fortunatamente però sempre in italia.. ed anche io sarà per esigenza di tempo sarà per pragmatismo.... ma me la sono sbrigata per vestito e ristorante... siamo per le cose cotte e mangiate

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  4. Spero almeno abbia un po' meno invitati di William & Kate a cui pagare il pranzo, ma forse è già abbastanza non avere Camilla tra essi... ;-)

    Un abbraccio :-)

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  5. ciao, vivo anch'io in Svizzera (basel) e anch'io-tempo fa- organizzai un matrimonio a distanza...Son d'accordo con te, il business che c'é dietro è disgustoso oltre che onestamente un po' immorale...Comunque: congratulazioni, verrà a sbircair il tuo blog di tanto in tanto!

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  6. @ elga: crepi il lupo :-)
    @duhangst: chissà, un giorno magari arriverà anche per te il grande passo, mai dire mai!
    @ bussola: va di moda il matrimonio quest'anno :-)
    @chit:moooooolti di meno. E io non avrò gli aerei della nazione che volano in cielo per salutarmi. Sigh.
    @ miss suisse: piacere di conoscerti!Ora vengo subito a fare un salto sul tuo blog!

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