“In questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre.”
A ventotto anni non si può vivere sotto scorta. Non si può rinunciare alla propria vita. Capisco Saviano e la sua scelta di lasciare l’Italia. Perché non significa scappare. Anche questo è un atto di ribellione contro chi gli vuole imporre una vita orribile. All’estero potrà continuare a scrivere quanto di marcio c’è nel nostro paese. Se rimane qui non lo potrà più fare.
Mi auguro di cuore che trovi quello che cerca, perchè se lo merita e alla grande anche.
RispondiEliminaBhè noi siamo sempre stati specialisti nel far scappare i nostri artisti migliori... (quando non sono stati ammazzati, vedi Pasolini)
RispondiEliminacredo che purtroppo sia l'unica soluzione possibile per riavere una vita normale...qui sarebbe troppo a rischio
RispondiEliminaSono d'accordo con la sua decisione, anche perchè qui in Italia la sua vita rimarrebbe l'inferno che è adesso, chissà per quanto tempo ancora.
RispondiEliminaPerlomeno, come dici tu, potrà continuare a raccontare tutto il marcio che c'è da noi senza il timore di perdere la vita solo per il fatto di avere il coraggio di dire le cose come stanno.
Spero che per lui la vita prenda una piega del tutto diversa, glielo auguro di cuore.
Un bacione.
Ha 28 anni?! Mhh li porta proprio male...
RispondiEliminaNon so se stando all'estero la tranquillità sia davvero maggiore, ma è senza dubbio una scelta comprensibile! :-)
RispondiEliminaUn abbraccio, felice notte! :-)
come non essere d'accordo con te e con lui... molto interessanti tutti i tuoi ultimi post... buon weekend.. ciao
RispondiElimina@ passero: artisti, ricercatori, ...facciamo scappare un po' tutti!
RispondiElimina@ miss dickinson: proprio per questi motivi, infatti, io non vedo la sua scelta di lasciare l'Italia come un atto di codardia, anzi...
un bacione anche a te!
@ andrea: penso (e spero) che sia più sicuro che starsene in Italia, poi è anche vero purtroppo che la mafia può arrivare dappertutto...
un abbraccio anche a te!
@ calogero parlapiano: grazie! anche se il tempo che ho da dedicare al blog non è mai abbastanza...ciao!
che cosa triste...
RispondiEliminaun vero italiano costretto alla fuga dalla sua patria...
non posso non condividere la sua scelta..
Dovrebbero fare qualcosa per evitare che si verifichino queste cose, invece. Ma li hai sentiti Maroni e company? Da vomito.
RispondiEliminaP.S. Scusami se non commento spesso... non trovo tempo per nulla ultimamente!
Questa cosa che, ogni volta che qualcuno si allontana da una situazione di merda, allora scappa è proprio una stronzata detta da quelli che tanto, più che cosa mettersi la sera per andare in discoteca, non hanno problemi seri.
RispondiEliminaMi associo: fa bene ad andare via. Anche se non credo che all'estero sarebbe al sicuro.
Io tra l'altro credo che nessuno di noi possa dire a lui cosa fare e cosa no.
RispondiElimina@ signor ponza: santa verità. Su questo alcun dubbio.
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