Questa settimana la morte di Steve Jobs ha fatto parlare per giorni tutta la stampa internazionale. Un guru che ha rivoluzionato la tecnologia ed anche in parte la mia vita, se così si può dire: in questo momento vi sto scrivendo proprio con un'opera del suo ingegno... Ma vorrei spendere alcune parole e prendere un po' del vostro tempo con un'altra notizia di questa settimana, che sicuramente ha avuto molto meno eco ma che mi ha colpito particolarmente e mi ha lasciato un vuoto dentro difficile da descrivere. Anna Lisa o meglio Anna staccato Lisa, come a lei piaceva chiamarsi sul suo blog, ci ha lasciati questa settimana dopo mesi di una terribile malattia. Il mostro ha finalmente avuto il sopravvento, ma lei ha lottato fino all'ultimo istante, con il sorriso sempre sulle labbra ed una voglia di vivere ammirevole. Anna Lisa era l'autrice di un blog sul sito della Stampa che si chiamava "Ho il cancro". Già il titolo dice tutto. Ma nelle pagine che lei scriveva mai una volta c'é stata rassegnazione. Qualche volta forse c'era un po' di comprensibile smarrimento ma subito dopo ecco che ricompareva la sua voglia di vivere e il suo ottimismo. Da mesi leggevo il suo blog, mi dava speranza e trasmetteva una forza indescrivibile. Mi ero affezionata alla sua storia, la sera prima di andare a dormire mi capitava di pensare a lei in quella stanza di ospedale, non la conoscevo ma era come se la conoscessi da tempo. Non ho mai lasciato un solo commento sul suo blog, ogni volta mi bloccavo perché credevo che non ci fosse parola intelligente che potesse esprimere la mia vicinanza e potesse alleviarle un po' il dolore. Che ne posso sapere io della malattia, della sofferenza, del trovarsi a 30 anni con la consapevolezza di dover morire da un giorno all'altro. È vero, per fortuna personalmente non ne so nulla, ma ho visto attorno a me già troppe persone soffrire ed andarsene per colpa di quella "bestiaccia". E con questo post vorrei semplicemente ringraziare Anna Lisa perché in questi mesi ho imparato moltissimo leggendo il suo blog: i suoi post sono sempre stati un inno alla vita ed ognuno di essi ha saputo lasciare in me un' impronta che sarà difficile da cancellare...
Sono d'accordo con te, in questi casi ci sembra sempre che qualsiasi cosa diciamo/scriviamo sia superflua o inadatta. Capita anche (e soprattutto) nella vita quotidiana.
RispondiEliminaAnche io leggevo il suo blog, ma non ho mai commentato...ero una "spettatrice silenziosa" e un po' mi dispiace, ma credo di non saperci fare con le persone in condizioni così estreme.
RispondiEliminaUna settimana intensa.
Non ho mai letto il suo blog, ma conosco la sensazione che hai descritto quello che ti fa sembrare quello che stai per dire stupido..
RispondiEliminaE non è che se la persona la conosci le parole prendano un senso..
Mi è capitato di leggere il suo blog, non con costanza però. Brutti ricordi della "bestiaccia" vissuti in famiglia. Mi dispiace tanto che Anna Lisa non ci sia più.
RispondiEliminaIo penso che queste vite non sono vissute invano....
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