domenica 9 dicembre 2012

Superare un trauma

La stagione sciistica precedente si era conclusa non proprio nel migliore dei modi... Un brutto incidente dovuto ad una mia caduta in pista e allo scontro con un filo spinato. Circa nove mesi sono trascorsi da quella maledetta mattinata, le cicatrici sono scomparse anche se non del tutto: ci sono ancora due segni della lunghezza di un centimetro circa, uno accanto alla bocca e l'altro accanto all'occhio. Tutti mi dicono che non si vedono, ma io le vedo benissimo quando mi guardo allo specchio e il mio ricordo va subito a quella caduta, all'ospedale, ai responsabili della pista davvero stronzi, all'avvocato. Sicuramente un'esperienza che non potrò mai dimenticare, ma non pensavo che il trauma fosse stato così grande, fino ad oggi. 
Di neve ne é caduta tanta in Svizzera e la stagione sciistica é rincominciata. Da quel giorno non avevo più rimesso ai piedi i miei sci e non vedevo l'ora di farlo, più che altro per cancellare in parte il ricordo di quella caduta, per poter associare allo sci un'immagine di divertimento, come dovrebbe essere in realtà. Per cui quando la mia amica mi ha invitato ad inizio settimana a fare qualche discesa su una piccola pista qui vicina ho accettato di buon grado. Ieri pomeriggio però mi chiama e mi informa che la pista non é ancora aperta, ma esiste una possibilità: andare a sciare nella stazione sciistica dove ho avuto l'incidente la stagione scorsa. Rifletto velocemente: quale miglior modo di dimenticare l'accaduto se non ritornare sul luogo dell'accaduto stesso?? Vabbé, i gestori della pista stronzi mi avevano detto di non farmi più rivedere, ma mica si ricorderanno ancora di me! Accetto.
Stamattina, quando si é trattato di preparare tutta l'attrezzatura, sono andata nel panico più totale. D'un tratto mi sono resa conto di cosa stavo per fare e non mi sentivo pronta. La mia tuta riporta ancora gli strappi della caduta, alcune piccole macchie di sangue sono ancora sui miei scarponi e le cicatrici sono ancora sul mio viso, visibilissime. No, non avevo messo in conto questo terrore vero e proprio, non mi ero resa conto del trauma. Poi ho cercato di razionalizzare: ogni giorno che passa dall'incidente é un giorno in più per pensare, ingigantire, riflettere sull'accaduto. Se non rimetto gli sci ai piedi ora, non lo farò mai più. Ho messo la mia tuta graffiata, i miei scarponi, il casco (comprato dopo l'incidente), gli sci e sono uscita. Una sola discesa, per capire che ce la posso fare, mi dicevo, una sola. È difficile spiegare la paura che mi ha assalita quando ho rivisto la stazione sciistica dove tutto é accaduto, quando ho preso lo skilift e quando ho dovuto fare la prima discesa. Ma ce l'ho fatta ed é questo che conta. Ce l'ho fatta, ho sconfitto la mia paura e non avrei mai pensato di potercela fare. Sono scesa altre volte, ma ho sempre fatto la solita pista blu facile e in quanto a tecnica non é stato un granché, però sono contenta lo stesso. Il primo passo é fatto. Ho allontanato la paura. L'ultimo ricordo sullo sci é ora un ricordo positivo. Tecnica, velocita, difficoltà: tutto devo migliorare. Ma il passo più importante e difficile l'ho fatto oggi e per questo sono orgogliosa di me stessa.

6 commenti:

  1. Cavoli che brutto incidente. Sei stata bravissima e coraggiosa.

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  2. ciao cara,

    brava e coraggiosa ! cerca di essere prudente . per le cicatrici , ma già lo saprai ci sono delle ottime creme che rigenerano i tessuti, ma intanto prova una buona (seria) alla bava di lumaca .funziona

    ave

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    1. Io uso da mesi una crema alla cipolla e sembra funzionare! (in più, non puzza neanche di cipolla...)

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  3. grandeeeeee.... dovevi farlo.... altrimenti forse non lo avresti fatto più... sei stata bravissima ad affrontare la paura.... non è da tutti

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    1. Grasssssieeeeeee! Lo ammetto, un pochino sono orgogliosa di me! :-)

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